LIBERE CONVERSAZIONI TRA LAUREATI ALLA
UNIVERSITA' COMMERCIALE LUIGI BOCCONI

Ferdinando Bocconi

Nato a Milano da Roberto e da Carolina Bolletti, dopo aver frequentato i primi tre anni della scuola elementare a Lodi, dove risiedeva la sua famiglia, inizio’ a lavorare come venditore ambulante di stoffe. Fin da ragazzo aveva mostrato una particolare abilita’ nel commercio;

convinse percio’ nel 1850 il padre e il fratello Luigi a trasferirsi a Milano, dove inizio’ anche la vendita di abiti confezionati. Richiamato alle armi nel 1861, fece parte dei corpi dell’esercito italiano inviati nel Meridione per la repressione del brigantaggio. Nel 1865, a Milano, sposo’ Claudina Griffini, da cui ebbe poi tre figli: Luigi, Ferdinando ed Ettore. In quello stesso anno abbandono’ il commercio ambulante e apri’ col fratello Luigi una bottega in via S.Redegonda; cinque anni dopo, essendo questa ormai troppo piccola, apri’ una nuova sede col nome di “Magazzino livornese”, presso Porta Nuova. Nel 1877 acquisto’ un albergo, l’Hotel Confortable, trasformandolo in un grande magazzino per la vendita di ogni genere di stoffe e altri materiali di abbigliamento e arredo, come ne esistevano a Londra e a Parigi, e lo chiamo’ “Aux villes d’Italie”: deposito, confezioni e vendita di abiti e articoli diversi. Il nome fu poi cambiato in quello di “Alle citta’ d’Italia”, in seguito a una polemica sulla stampa milanese per l’uso di denominazioni straniere. La Casa Bocconi occupava allora, nella sede centrale, circa trecento impiegati ripartiti in trentuno sezioni, quante erano le categorie di merci vendute, e dava, con lo stabilimento di produzione, lavoro a circa duemila persone in Milano, oltre a quelle delle succursali nelle citta’ di Torino, Genova, Trieste e Roma. Continuando la crescita del volume degli affari, Bocconi apri’, nel 1889, una nuova sede, costruita appositamente, in piazza Duomo. La sede aveva un’esposizione interna di merci per circa 2.300 metri e occupava 1.432 persone: i reparti piu’ importanti fin da allora furono le vendite di stoffe, abiti confezionati, biancheria, merceria, giocattoli, arredamento e mobili, profumeria. L’anno dopo, per meglio indirizzare e programmare il proprio commercio, Bocconi fece svolgere una indagine sul mercato dei tessuti in Italia.

L’espansione economica e commerciale della ditta pose in una posizione politicamente rilevante i due fratelli, soprattutto negli anni tra il 1894 e il 1896, anni in cui il governo Crispi cerco’ di guadagnare alla sua elementi moderati e di destra della Milano industriale. Il volume dell’attivita’ e l’organizzazione commerciale della ditta, unica di quel tipo in Italia, che intorno al 1900 sperimentava per prima la vendita a prezzi fissi di abiti confezionati, sollevavano particolari problemi di tecnica aziendale e dirigenziale; percio’ il Bocconi fece studiare i figli in Svizzera e li fece viaggiare all’estero, in Europa e in America, associandoli poi assai presto al suo lavoro. Nel 1896 il primogenito, Luigi, partiva per l’Africa come inviato della Riforma, rimanendo disperso nella battaglia di Adua; aveva ottenuto il visto per recarsi nelle zone della guerra italo-etiopica quasi all’insaputa dei genitori, grazie alle conoscenze che i Bocconi avevano tra i membri del governo Crispi. Per ricordare il nome del figlio, Bocconi fondo’ l’Universita’ commerciale Luigi Bocconi, inaugurata il 10 nov. 1902,con un corso di laurea in economia e commercio e un altro di lingue. Il B. fu creato cavaliere del lavoro nel 1902 e nel 1906 senatore del Regno. Mori’ a Milano il 5 febbr. 1908. 

Il figlio Ettore, nato a Milano il 5 marzo 1871, successe nella direzione della ditta. I problemi dell’organizzazione economica del complesso, in ulteriore espansione e con una rete commerciale che copriva praticamente, tra le sedi e le vendite per corrispondenza iniziate proprio nel 1907, l’intero suolo nazionale, lo convinsero insieme col fratello Ferdinando a procedere alla fusione di “Alle citta’ d’Italia” con i “Magazzini Vittoria”. Da questa fusione nacque – 27 sett. 1917 – la societa’ per azioni La Rinascente (il nome fu proposto da Gabriele D’Annunzio). Dopo la nascita della “Rinascente” i due fratelli si occuparono di una scuderia ippica di corse; Ettore in particolare indirizzo’ i suoi interessi soprattutto in attivita’ di tipo assistenziale ed editoriale. Fu presidente dell’universita’ “L. Bocconi”, fondo’ un ospedale e divenne presidente della Treves Casa Editrice e poi della Societa’ Treves Treccani Tumminelli, nella quale si fusero nel 1931 l’Istituto G. Treccani editore della Enciclopedia Italiana e le aziende fratelli Treves, Bestetti e Tumminelli, Anonima Libraria Italiana. Nominato senatore il 6 ott. 1919, Ettore mori’ a Milano il 17 marzo 1932

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